Vino Rosso freddo!!! Si può, in alcuni casi si deve.
Fu il mio amico Pino della Pietra della famosa enoteca San Pietro di Salerno a darmi lo spunto qualche mese fa. Mi disse infatti che era difficile che si potessero organizzare eventi tra maggio e settembre con i vini rossi. Io da amante quasi esclusivamente dei rossi, fui preso dallo sconforto, perchè sorbirmi tanti mesi di solo bianco (non me ne vogliano gli amici e produttori bianchisti) era davvero troppo. Il sole caldo di Porto Cesareo, con quasi 42 gradi mi indusse a mettere una bottiglia di nero d’avola in frigo e tentare la sorte. Dopo qualche ora, non saprei dire onestamente la temperatura esatta, ma credo intorno ai 10 gradi, la prova! Delizioso, corroborante, asciutto nell’ingresso per poi distendersi nel finale conferendo piacere assoluto al degustatore. Favoloso mi sono detto, metto i rossi in frigo ed ho risolto il problema per l’estate! Non è stato così semplice, alcuni vini non hanno risposto bene, ad esempio un aglianico dai tannini piuttosto ruvidi, freddo era imbevibile. Riprovo con un Taurasi elegante e bevuto freddo mi ha dato sensazioni di armonia e piacere assoluto. Mi confido con alcuni amici e vengo a sapere che sia all’Università di Avellino sia nel Chianti si stanno facendo esperimenti sul vino rosso bevuto freddo.
Dal mio punto di vista non saprei dire con precisione quale sia la migliore temperatura, ma a me sono piaciuti anche bevuti a 12 gradi con risultati splendidi per quei vini dai tannini morbidi.
Che l’estate rossa sia con noi.
Gianluigi Carlino