VINEXPO 2013 Bordeaux: gli italiani
Que dommage! sì è un vero peccato che molte regioni abbiano trascurato il più grande salone mondiale del vino. Le presenze che si notavano erano quelle piemontesi, toscane, siciliane e abruzzesi. Campania presente unicamente con la Tenuta Pepe ed il brand Strega. Il buon Maurizio De Simone, enologo tra gli altri di Alepa e Torre del pagus ha creato molto interesse con la presentazione del SOLFREE, vini di torre del pagus appunto senza solfiti; nell’ordine falanghina,barbera e aglianico di notevole valenza.
Stand per la Puglia, per le Marche, per i prodotti della Valdobbiadene, per il Consorzio del Prosecco,del Friuli e dell’AIE Associazione italiana per l’Export.
Alto adige, Trentino, Basilicata, Calabria, Molise, Umbria etc praticamente assenti.
Nell’amabile conversazione che ho tenuto con il dr.Brasi, brand manager per Bellussi Valdobbiadene e Belpoggio a Montalcino, ho potuto appurare che il grande lavoro in questa edizione è stato fatto dai consorzi, i quali con a capo dei validi professionisiti hanno permesso una buona visibilità ai loro associati. “non puoi non essere presente a questo salone” continua Brasi, “è vero che per i primi 3 giorni gli asiatici si rivolgono agli stand francesi perchè attratti dal nome, ma negli ultimi due giorni, saturi di Francia, curiosano inevitabilmente e c’è la concreta possibilità di fare business”. I dati parlano chiaro, 40.000 visitatori tutti professionisti del settore, niente pubblico; tutto molto accurato allo start, una immensa Hall centrale con il meglio di Francia Spagna e Italia e con ai lati la presenza del sudamerica, nella Hall 2 e 3 altre realtà “cd. minori” ma piuttosto interessanti. Al palais de congres prima del Lac, oltre ad importanti dibattiti, si è tenuto negli ultimi 3 giorni il VINEXPO BIO, con presenza di buona qualità.
Tra gli appuntamenti di carattere divulgativo, bella la degustazione dei vini dell’Etna, delle Marche e del Piemonte che hanno permesso il giusto risalto al nostro made in Italy.
Presenti tra gli addetti ai lavori, i delegati del Vinitaly, i quali erano intenti a contattare sudamericani e paesi emergenti per la prossima edizione che mira ad essere più internazionale.
Gianluigi Carlino