VIAGGI DI GUSTO di Gianluigi Carlino. Verona, Vinitaly 2012: la Campania
La nostra splendida terra si presentava al Vinitaly 2012, con un padiglione molto elegante ed essenziale. Ogni provincia ben distinta da un colore.
Molto attive le camere di commercio e i vari enti per promuovere la kermesse in questione e questo è risultato essere un dato positivo. Grande interesse per i bianchi Campani, al solito trainati dal Fiano e dal Greco, sebbene le presenze non erano minimamente paragonabili a quelle del padiglione dell’Alto Adige.
Veniamo alle dolenti note nonché ad una considerazione molto personale, basata però sul fatto che abbiamo la possibilità di girare molto in Italia e all’estero, e cioè che il vino rosso campano, in specie l’aglianico, nonostante sia un vino di pregevole fattura, non ha un grande appeal commerciale. L’Aglianico in purezza ed il Taurasi sono vini stupendi ma troppo strutturati e complessi per il grande pubblico nonché per i consumatori stranieri. Ci sono, è vero, le eccezioni di chi riesce a esportarlo bene nel mondo, ma generalmente il consumatore non mostra grande interesse per questo vino, preferendo qualcosa di più immediato e meno strutturato. Io credo che i produttori debbano fare una seria riflessione al riguardo, perché è normale che il vino lo si produce per venderlo e svuotare le cantine; occorre quindi intraprendere la strada del blend per potere ottenere risultati più confortanti, seguire la strada tracciata saggiamente anni orsono da Montevetrano (AA) e dal suo guru Cotarella.
Le aziende nostrane presenti erano comunque in gran spolvero e un bel giro non ce lo siamo fatto mancare. Iniziando dagli amici VERRONE (A) viticoltori cilentani che fanno della eleganza la loro forza trainante.
D’obbligo,poi, una tappa dagli amici di chateau CAUTIERO (AΘ) con il loro ottimo fiano e la interessante falanghina. Grande curiosità nel padiglione VIVIT sia per il Taurasi di BOCCELLA che il tintore di MONTE DI GRAZIA, vini molto strutturati. Nel settore irpinia mi reco a salutare la indaffarata Milena Pepe, della TENUTA CAVALIER PEPE (AA), alle prese con i vari buyers e con la solita splendida Coda di Volpe, seconda solo a quella di VADIPAERTI (AAA). Non riesco a salutare invece Clelia Romano come meriterebbe una signora di tal fatta, ma con la figlia Carmela mi riprometto di andare a Lapio in attesa dell’imbottigliamento del Taurasi Vigna S.Andrea 2008 (AAA) che in botte prometteva fuoco e fiamme.
Poco più avanti l’atteso rosso che personalmente reputo il miglior Taurasi della Campania, quel Polyphemo 2007 (AAA) dello spaesato quanto elegante LUIGI TECCE. Oltre alla potenza e alla classe di un vino straordinario, l’annata 2007 si avvale dell’etichetta disegnata dall’amico Vinicio Capossela. Una pura casualità ha voluto che al suo fianco vi fosse lo stand di JOAQUIN (AAA) che con Fiano e Falanghina ha prodotto dei bianchi di caratura mondiale. Concludo il mio giro campano con il saluto agli amici della tenuta SAN GIOVANNI (AAA) che vengono osannati per i loro bianchi, ma che a noi continuano a piacere per il rosso superlativo che producono: il Maroccia (AAA) è un vino di gran classe e molto ma molto buono.
Sono tante altre le aziende interessanti, che solo per una questione di tempo non si è fatto a tempo a visitare, ci piace segnalare Ciro Picariello per il Fiano, Pietracupa per i bianchi, la Masseria Venditti, Nanni Copè, la Tenuta Adolfo Spada, Volpaia e la splendida Contrade di Taurasi, nonché alcune aziende del napoletano come La Sibilla e Sorrentino.
Legenda
AAA vini eccellenti o prodotti eccellenti
AA vini ottimi che esaltano il territorio, idem per il cibo
A vini interessanti e cucine interessanti
Θ simbolo che definisce un vino o un prodotto genuino e territoriale
☺ ottimo rapporto qualità/prezzo
Foto D.RUFFOLO
testo di GIANLUIGI CARLINO