Strana, gustosa e durevole unione (di fatto) tra il pomodorino del piennolo e il baccalà
Somma Vesuviana – Grazie alla meticolosa riscoperta delle tradizioni, sperimentando sotto il Vesuvio è nato e dura da anni uno strano amore tra il pomodorino del piennolo e il baccalà Norvegese. E non c’è bisogno di andare fino in Norvegia per farsi sedurre dalla coinvolgente bontà del baccalà. Al ristorante “la Lanterna” di Somma Vesuviana, infatti, Luigi Russo (proprietario dell’ attività) rivisita in chiave moderna un prodotto originariamente povero, propone numerose ricette e abbinamenti tra il baccalà e prodotti campani, come la mozzarella di bufala e il pomodorino del piennolo del vesuvio.
Perche Somma Vesuviana è indicata come la capitale del baccalà?
“Somma è un paese di origine contadina, dove nell’antichità durante i giorni di astinenza dalle carni si usava nutrirsi di questo cibo povero, ma allo stes- so tempo di buon sapore. Occorreranno anni, prima che il baccalà arrivi sulle tavole dei” ricchi”.
Questo ponte con la Norvegia?
Il collegamento con la Norvegia si è sviluppato con gli anni , par-liamo di una tradizione ultra centenaria in cui Norvegia e Napoli commercializzavano. I primi a farne uso e commercio furono i vichinghi, che avevano trasformato questo pesce a lunga conservazione in una preziosa scorta di cibo per le loro traversate oceaniche. Grazie alla maestria degli chef vesuviani, il baccalà si sposa col piennolo.
Da quanti anni esiste “la Lanterna”?
Esiste da venticinque anni, attività tra- mandata da generazioni, oggi la Lanterna è un riferimento per tutti i palati più esigenti.
Ci sono degli eventi riguardanti il baccalà?
Per molti anni l’amministrazione comunale ha organizzato “la festa del baccalà”, dove si usava degustare questo cibo nelle sue varie interpretazioni, ma da circa quat- tro anni questa manifestazione in funzione del territorio è scomparsa. Noi organizziamo degustazioni interne e percorsi di gusto.
Alessia Porsenna