Metti una sera..a cena dai PICARIELLO, di Gianluigi Carlino
Viaggi di Gusto di Gianluigi Carlino
Metti una sera…a cena con i PICARIELLO
Ciro Picariello è un personaggio estremamente conosciuto nel mondo del vino, il garbo del suo Fiano ne fa uno dei padroni incontrastati di questo cepage. In occasione di una recente presentazione di bianchi in Irpinia abbiamo avuto il piacere di essere suoi ospiti insieme ad alcuni colleghi per una deliziosa cena in casa Picariello.
Ciro Picariello si è messo a nudo, mostrandoci una verticale impressionante, presentata sin dagli inizi della sua pur giovane carriera enologica.
La cena, preparata con cura estrema da amici di Ciro e dalla sua deliziosa consorte, si svolge in un ambiente rilassato e piacevole e come afferma il buon Ciro “ è a metro zero” tutti prodotti del suo giardino. Il Fiano di Ciro Picariello si è imposto all’attenzione nazionale e internazionale da pochi anni, la folgorazione mediatica avvenne con l’etichetta 2008; il prodotto dei Picariello è per la maggior parte esportato, oltre il 60% della produzione è diretto in Norvegia, Stati Uniti Ungheria etc. Tra una pietanza e una chiacchiera, Iniziamo la degustazione di questa incredibile verticale, che il padrone di casa tiene a sottolineare riguarda soltanto le annate pari (le migliori) con l’eccezione del 2005:
FIANO 2004 – Profumi non molto accentuati ma di una sapidità avvolgente, il palato è bello pieno e succoso.Un inizio di carriera molto promettente! (17/20)
FIANO 2006 – Colore carico, nei profumi diverso dal 2004 e meno sapido e meno avvolgente, non è chiarificato ne filtrato ed ha quindi una struttura più debole (15/20)
FIANO 2008 – E’ da considerarsi l’archetipo olfattivo del Fiano di Avellino, profumi spettacolari intensi e caldi. La bocca è sì succosa ma non lunga; ha una buona struttura ed è il primo blend tra le vigne di Montefredane e Summonte (17/20)
FIANO 2010 – E’ a nostro parere un ritorno al passato con una differenza sostanziale: è il raggiungimento della piena maturità da parte del Fiano di Ciro Picariello. Molto simile al 2004, quasi un riesling, meno intenso nei profumi ma con una bocca tesa e sostenuta, più pungente e meno sdolcinato del 2008. Con questo millesimo Ciro Picariello entra a far parte a pieno titolo dell’elite mondiale del Fiano (18/20) unitamente agli amici di Lapio.
FIANO 2005 – Risulta completamente avulso dall’annata 2004 e dalla 2006, è più secco,teso all’olfatto con nuance fumè, una collega afferma “sa di tappo” mi cadono le braccia! La beva è altrettanto tesa sebbene con poca struttura (16/20)
Dulcis in fundo Ciro ci sorprende con il suo spumante Brut Fiano 2010 Il Contadinoche io ho ribattezzato: Capasotto! In quanto per aprirlo occorre capovolgerlo. Uno spumante gradevole, ma ho sempre in mente dove questo prodotto nasce (14.5/20). Al termine della serata chiedo a Ciro cosa beve con piacere e mi risponde “ mi piace molto il Verdicchio ed il Rielsling” of course Ciro. Grazie per averci permesso questa intrusione nella tua azienda, ma ritengo sia stato un modo molto profondo per conoscere il Signore del Fiano e la sua ascesa. Pertanto i vini di Ciro sono “a ne pas manquer” anche in rapporto alla qualità/prezzo. Le etichette in casa Picariello sono 6, con Aglianico Fiano base e Greco.
Azienda CIRO PICARIELLO con sede in Summonte (AV) tel 0825 / 702516 mail info@ciropicariello.com
Ha 7,00 bottiglie prodotte circa 40/50000
GC