La Voce dell’Etna: Azienda Zootecnica Monte Mojo, Mojo Alcantara (ME)
Azienda Zootecnica Monte Mojo: prima puntata
Non l’ho fatto apposta, giuro!
Ci ho pensato dopo che l’idea di catapultarmi nel racconto successivo mi avrebbe potuta mettere in cattiva luce anzi, nel buio dell’irritazione più nera dei miei gentili, nuovi readers campani. Ma io non voglio tirare troppo la corda con chi mi sta ospitando nella propria terra! Dunque i raffronti tra le paste filate li rinvio a tempi non sospetti. Tanto, l’azienda di cui vi voglio parlare oggi è talmente ricca di contenuti preziosi da poter rendere interessanti i minuti davanti al pc, adesso e in futuro.
Si chiama Azienda Zootecnica Monte Mojo la realtà giovane e verace (non me ne vogliate se ogni tanto mi approprio di vocaboli non esattamente siciliani!) che spicca ai piedi del vulcanetto spento di Mojo Alcantara. Si, il villaggio della volta scorsa!
Lo gestisce una Famiglia che si occupa di tutto dall’allevamento dei capi, alla trasformazione del latte, fino alla distribuzione e al marketing. Vincenzo Currenti, ha voluto cimentarsi in quest’impresa fin da quando frequentava l’istituto agrario e, man mano, ha iniziato ad acquistare bovini, ad imparare le tecniche di allevamento, di alimentazione e quant’altro concorresse alla realizzazione del suo progetto. In questa storia s’inserisce la figura del padre, uno di quei fortunati che non ha mai sofferto di depressione post-pensione: è lui che coccola il latte, lo porta alla giusta temperatura, introduce il caglio e rompe la cagliata per ottenere sua maestà ricotta. La lavorazione della tuma, invece passa tra le mani incallite di Vincenzo e Flavia, la moglie-madre-imprenditrice che modella provole e trecce a 85°c come se stesse lavando i panni o spazzolando i capelli alla figlia.
Oggi, però, voglio concentrarmi su ciò che ho visto ieri, su quello che -pensandoci ancora adesso- mi lascia un sorriso da bambina tra il commuovente e il ridicolo.
Il caseificio Monte Mojo si avvale di una numerosa famiglia a 4 zampe, composta da 38 capi bovini: percorrere la “navata” della stalla è come muoversi tra colori e forme diversissime; anche gli odori variano delineandosi tra bouquet fioriti di balle di fieno, punte acute di sterco, sentori aciduli di latte. Dei suoni non so darvi descrizioni identificative: sono più brava con i nitriti!
Vincenzo, dopo anni di prove, consigli veterinari, suggerimenti zootecnici e segreti della tradizione, è riuscito ad assicurarsi una stalla equilibrata che gli consente di ottenere un prodotto dalle caratteristiche organolettiche pregiate; una materia prima ricca di principi nutritivi che conferiscono ai suoi formaggi peculiarità riconoscibili al palato, al tatto, alla vista, all’olfatto e…alle analisi specifiche! Già, perché i prodotti caseari di quest’azienda, abbracciata dalle larghe spalle di due vulcani, contengono la giusta quantità di grassi, proteine, calcio: elementi imprescindibili per una dieta sana, un corpo in forma, un’alimentazione corretta. Checché ne dicano i nutrizionisti di ultima generazione il formaggio deve avere un posto di riguardo nella lista dei cibi. Con moderazione, assolutamente, ma va consumato a tutte le età e poi …vuoi mettere un morso di pizza filante? Un cucchiaio di ricotta e miele? Una fetta di treccia affumicata tra il pane caldo? Una caprese con pomodori e mozzarella di… “Fermati Marzia! Avevi promesso che non avresti riprovato ad infuocare gli animi!” Santa coscienza!
Insomma, l’azienda Monte Mojo, che si vanta dell’appartenenza a Campagna Amica, è completa da tutti i punti la si guardi: pensate che anche il fieno per l’alimentazione del bestiame viene seminato, coltivato e raccolto in prima persona da Vincenzo che, con altrettanta scrupolosità, sceglie i migliori pascoli per le sue vacche per farle muovere e ruminare allegramente tutto il giorno e consentire loro una vita free. Queste “dame” che si distinguono in brune, modicane, frisone, pezzate rosse e jersey, hanno solo due appuntamenti quotidiani con la stalla dove vengono munte dopo accurato lavaggio delle mammelle, mentre si rifocillano di cibarie, diverse a seconda della razza di appartenenza e delle attitudini.
Un allevamento, quindi, a stabulazione libera che consente alle lattifere di condurre uno stile da viveur tra le cure di un “papà” consapevole del loro valore.
AZIENDA ZOOTECNICA MONTE MOJO DI VINCENZO M. CURRENTI
Via Vittorio Veneto 66 – 98030 Mojo Alcantara (ME)
Marzia Scala