Domaine de la Vougeraie. Borgogna. Viaggi di gusto di GCarlino
Viaggi di Gusto di Gianluigi Carlino
DOMAINE DE LA VOUGERAIE – Borgogna
La seconda tappa del mio viaggio in Borgogna, si svolge a Premeaux-Prissey, 3 km a sud di Nuits Saint Georges,in quel Domaine de la Vougeraie, dove in effetti tutto ebbe inizio. E’ stato questo domaine a spingermi a partire; da molti anni il Clos de Vougeot de la Vougeraie, è il mio vino prediletto, per cui quando a Bordeaux al Vinexpo, ho conosciuto i proprietari, Jean Claude e Nathalie Boisset, quale migliore occasione per accettare l’invito in Borgogna! Un sorta di fanatismo mi porta alla Vougeraie, dal vino al logo, alla cura maniacale per la biodinamica applicata, una specie di mia venerazione personale che ovviamente non poteva non sfociare in un visita che per me ha rappresentato una sorta di petit voyage mistico.
Alla Vougeraie si pratica la biodinamica allo stato puro, che è uno degli aspetti che più mi interessavano nel reportage sulla Borgogna. Non sono un’estremista, il vino è buonsenso, ma diciamo che la biodinamica aiuta. Le piante per i preparati sono coltivate in azienda, i legni per le barrique sono scelti da Pierre Vincent (l’enologo) personalmente, nulla è lasciato al caso. Anche a la Vougeraie non si usano pompe per i travasi come spiegatomi da Bruoin al Lambrays. Il vigneto Le Monopole in Clos de Vougeot accanto al Castello è spettacolare nella sua semplice linearità, la cantina è di quanto più asettico possa esistere. Pierre Vincent e lo staff mi accolgono con garbo e alla mia richiesta di un’etichetta ricordo mi fa “sono tutte numerate” in pratica reliquie. Pierre mi spiega che la vendemmia nei 40 ettari di proprietà si svolge in due settimane e con l’ausilio di piccole cassette di non più di 20 kg a mano e poi trasportate sulla tavola unitamente al raspo.
Nella cave procediamo alla degustazione dell’annata 2011 direttamente dai futes. La mia impressione generale è che sono tutti vini eccellenti ma che abbisognano di almeno un paio di anni per mostrare segni di maturità. Si parte da un Gevrey-Chambertin 2011 che mostra un buonissimo contrasto acidità frutto tannini. (€ 28,00). Quando poi Pierre mi mostra il Clos de Vougeot 2011, mi reggevo a stento (il mio vino preferito meritava emozione ante), si è rilevato ancora giovanissimo e per certi aspetti meno imponente dell’ultima 2009 che avevo provato, mostra eleganza e puissance ma non fluidità. Deve crescere pazientemente ( € 75,00). Il Bonne Maree 2011 è subito piacione, floreale, elegantissimo con una finale vigoroso (€ 90,00). Lo Chermes Chamertin 2011 mostra i suoi muscoli, è un vino di vigore e di gran classe ma è ancora acerbo nella sua progressione (€ 90,00). Questi i grand cru della casa, bella emozione averli potuti assaggiare. Seguiranno il Cote de Bearne 2011 che ha una profonda mineralità come denota la sua provenienza da terreni calcarei, un vino ben fatto (€ 20,00). Il Clos de Vougeot Blanc 2011 Le Monopole è un vino dalla struttura imponente e dalla corposità percepibile, finale avvolgente (€ 60,00)
Sono sveglio? Non è stato un sogno ero proprio alla Vougeraie. Merci monsieur Pierre, merci Nathalie.
Domaine de la Vougeraie con sede in Premeaux-Prissey, rue de l’Eglise 7 tel +33 (0)3 80624825 mail vougeraie@domainedelavougeraie.com
Ha 40 bottiglie prodotte circa 100.000
di Gianluigi Carlino
foto D.Ruffolo