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A spasso nel tempo, la Calabria delle meraviglie, un viaggio a Saracena (CS), la terra del Moscato

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Quanti luoghi comuni sulla Calabria, quanto poco senso del pudore verso i suoi vini, superficialmente classificati, ma poi un giorno decidi sulla SA-RC di uscire a Campotenese e iniziare il tuo viaggio attraverso il Parco del Pollino, tra paesaggi stupendi e unici, quasi un viaggio a ritroso a spasso nel tempo, un percorso naturalistico enogastronomico assolutamente da fare! E così dopo aver attraversato la caratteristica Morano e di fianco Castrovillari, ti ritrovi a San Basile , curioso borgo con i cartelli in doppia lingua, segno di una forte presenza albanese. La strada inizia a salire ed è un susseguirsi di prati verdi e uliveti, tanti uliveti che ti conducono fino ai 600 metri di Saracena, paesino che conserva una tradizione secolare:quella del Moscato Passito di Saracena, prodotto vinicolo di rara bontà.
Il mio primo incontro è con la cantina FEUDO DEI SANSEVERINO dove i fratelli Bisconte sono gli artefici di questo progetto di recupero della prassi contadina di fare questo splendido Moscato di Passito. Mi piace dei fratelli Bisconte l’approccio culturale, la finezza espressiva che si riversa immancabilmente nel prodotto; qui il Moscato non è solo una bevanda, ma è storia, tradizione, orgoglio e lasciatemelo dire: raffinatezza.
L’azienda accoglie la filosofia biodinamica (mia adorata!), poco interventista, i vigneti sono a spalliera tra i 250slm ed i 450slm, e si producono due tipi di Moscato di Saracena, il Moscato Passito al governo (AA) che deriva da un procedimento antico fatto a mano, frutto del blend di quattro vitigni, Malvasia, Guarnaccia, Odoraca e Moscato, in cui Guarnaccia e Malvasia vengono bollite e a cui poi si accompagna il Moscato lasciato nel frattempo a parte ad appassire, e che rileva una straordinaria struttura ed una beva aggraziata ed originale, si potrebbe osare oltre alla pasticceria secca anche un degno foie gras; l’altra bottiglia è il Moscato Mastro Terenzio dal colore più chiaro e dai tratti più delicati e meno intensi. In azienda altra chicca è la Lacrima Nera, (volgarmente magliocco) vitigno autoctono calabrese che nella versione aziendale assume un carattere vigoroso, deciso; interessante anche il Gaglioppo aziendale. Personalmente ritengo, considerata la zona l’altitudine ed i terreni con le loro esposizioni, che sarebbe un verso peccato non tentare vinificazioni di bianchi, sono certo che i risultati sarebbero eccellenti.
Poco più avanti della cantina del Feudo mi reco alla cantina VIOLA, del celebre prof.Luigi Viola colui che ha reso celebre il Moscato di Saracena portandolo agli allori della cronaca tanto da divenire presidio slow food. Luigi Viola è oggi coadiuvato dai due figli Alessandro e Claudio e puo contare su una micro vigna di pochi ettari alla quale se ne è aggiunta un’altra per la produzione del RossoViola, un vino estremamente elegante e che siamo certi riscuoterà un buon successo di pubblico. La degustazione in cantina è accompagnata dai racconti di Luigi Viola, dalla centenaria tradizione del Moscato, fatto in tutte le case di Saracena, ognuno con una piccola variante ma ognuno genuino e di forte personalità. Il percorso degustativo che mi propone Alessandro è fantastico; si parte con il Moscato Passito di Saracena 2009 (AAA) che si rivela subito imponente, colore carico, aromi intensi e di immensa classe, al palato è ampio coinvolgente, sensazioni uniche con sentori di fichi nettissimi che ne suggeriscono un abbinamento ideale con un foie gras, la versione del Moscato 2010 (A) è completamente diversa, il netttare è più fluido meno cremoso, anche meno persistente, ma mai stucchevole. Passiamo poi nella cave ed Alessandro dall’acciaio mi offre il Moscato 2011 (AA) è molto piacevole, ancora non perfettamente pronto, ma dal potenziale enorme. Il Moscato 2012 (AA) è bello ed intenso nonostante la giovane età, promette decisamente. And the last but not the least, il capolavoro! Il Moscato Passito di Saracena 2013 (AAA) god save this year! E’ un infante, ha pochi mesi di vita, ma ti lascia senza fiato: un sussulto di piacere enorme. E’ un vino differente, completamente diverso dai suoi fratelli, anzi sembra andare in una direzione opposta, con una spiccata e fantastica mineralità ed un palato egualmente ricco e ampio che ti verrebbe da dire: è già pronto! Io ho osato di più ed ho affermato “tienimene un po da parte”.
Esco con gioia da queste due cantine,che bella Calabria, quella che ti rende orgoglioso delle tue radici, che ti fa affermare che la bellezza e la bontà vanno solo ricercate con pazienza e cura.
Un viaggio nel Pollino è un viaggio con cui ci si premia. Benessere allo stato puro, la parte enogastromica è soddisfatta non solo dalle due eccellenze appena descritte ma altresi dall’Osteria Porta del Vaglio dove la cucina assume livelli oserei dire mistici, tradizione ed innovazione interpretate da una giovane grande promessa come Gennaro di Pace.
Ma il Pollino è anche natura, anzi soprattutto natura e quindi è d’obbligo, anche per digerire le tante bontà assaggiate, affrontare in pieno relax le GOLE del RAGANELLO una riserva naturale di 1600 ettari, che viene chiamata il grand canyon italico.
Sono di una bellezza struggente, e non puoi non esclamare “come mai non le conoscevo”. Si trovano nei pressi di Civita e sono imperdibili.
Il rientro a casa è appagante, giornate così ti riconciliano con il mondo, ora buon viaggio a tutti nella Calabria che non ti aspetti, ma che esiste!

Azienda FEUDO DEI SANSEVERINO via Vittorio Emanuele 100 Saracena (CS) tel 0981 21461 mail info@feudodeisanseverino.it
Ha 6 circa Bottiglie prodotte circa 20.000

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Azienda CANTINE VIOLA Via Roma 18 Saracena (CS) tel 0981 349099 mail info@cantineviola.it
Ha 5 circa Bottiglie prodotte circa 10.000

Gianluigi Carlino

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