Slow Food Campania per #SaveSannio
Raccolta fondi e iniziative a sostegno degli agricoltori e degli imprenditori sanniti colpiti dall’alluvione.
L’alluvione che ha colpito a più riprese Benevento e il Sannio nello scorso mese di ottobre ha messo in ginocchio famiglie e tessuto produttivo della provincia sannita.
Sconcertata dal grave disinteresse mediatico, solo parzialmente colmato grazie ai social network, la società civile si è repentinamente attivata per sostenere le popolazioni alluvionate e intraprendere azioni di solidarietà per ripristinare nel territorio lo stato di normalità.
La Giunta Regionale della Campania ha richiesto per il Sannio ed ottenuto dal Governo lo stato di emergenza nazionale ed ha annunciato lo stanziamento di un milione di euro (notizia vecchia dell’emergenza, oggi dichiarato lo stato di emergenza stanziati 38 milioni di euro, e tutta una serie di misure successive previste, da verificare) per aiutare le imprese danneggiate. Il Presidente, Vincenzo De Luca, ha inoltre chiesto al Governo la possibilità di fare “interventi prioritari per la difesa del suolo al di fuori del Patto di stabilità“.
Dal canto suo, Slow Food Campania ha ascoltato sin dalle prime ore Fiduciari, Produttori e Imprenditori delle zone colpite ed ha così deciso di dare il via ad una serie di azioni a favore di alcune piccole aziende agricole e botteghe del Sannio colpite dall’alluvione.
«Stiamo tutti vivendo un momento di grande preoccupazione per il nostro Sannio, soprattutto per la nostra agricoltura – dichiara Mimmo Pontillo, componente della Segreteria Regionale Slow Food Campania e Basilicata – Più giorni passavano dal nubifragio e più ci si rendeva conto dell’entità dei danni prodotti: una parte della nostra viticoltura fortemente compromessa, esondazioni di corsi d’acqua e smottamenti a valle di terreni fertili che cambiavano addirittura la morfologia dei territori, oltre a numerosi danni alle infrastrutture e alle strade. Ora però dobbiamo fare il possibile perché a pagarne il maggior costo non sia ancora una volta l’anello più debole della catena e cioè il mondo rurale. Le ripercussioni negative dell’alluvione si faranno sentire ancora nei prossimi anni ed il pericolo maggiore è che tante famiglie di agricoltori coinvolte possano essere spinte a lasciare i territori di cui oggi sono eroici custodi. Dobbiamo assolutamente evitare che questo accada. È giunto il tempo di guardare tutti insieme verso un nuovo modello partecipato di rilancio dei nostri territori che ci veda tutti coinvolti in un’unica grande comunità di persone a difesa dell’ambiente, del clima e della salute».
Per questo motivo, Slow Food Campania, sostenendo l’iniziativa delle Condotte locali di dar vita a una pagina Facebook dal nome #SaveSannio, ha aperto sul proprio sito web slowfoodcampania.it una omonima sezione in cui confluiscono storie, iniziative e progetti. È stato inoltre attivato un conto corrente, il cui IBAN è IT 67 Z 08997 15000 011000064419, per chiunque volesse offrire un contributo volontario di qualunque entità.
La destinazione delle donazioni sarà opportunamente vagliata da un apposito Comitato Garante composto da: Giancarlo De Luca, Fiduciario Slow Food Benevento; Luigi Cutillo, Fiduciario Slow Food Valle Telesina; Mariagrazia Marchetti, Fiduciaria Slow Food e Tammaro – Fortore; Michele Frattasi, Fiduciario Slow Food Taburno e Valle Caudina; Mimmo Pontillo, componente Segreteria Regionale Slow Food Campania e Basilicata.
I fondi raccolti saranno destinati a finanziare la rimessa in sesto delle attività danneggiate: a Benevento lo storico “Bar Elisa” e sul Taburno l’Azienda Agricola “Fratelli Forgione”, entrambi inseriti nella guida Fare la spesa con Slow Food; in Valle Telesina il pastore Dante Matarazzo; nel Tammaro – Fortore la Comunità della Piana di Calisi.
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