Metti un sabato mattina, Diego e Luca – i ciceroni ed organizzatori dell’evento enobike tour per la X edizione del Malazè – una bici, la natura, del buon vino, dei sapori genuini, ed il mix è vincente. Prima tappa del tour è la Tenuta Matilde Zasso in contrada la Schiana. Alla scoperta dei vitigni della famiglia Vicedomini, ci accompagna il sommelier Michelangelo Russo. Ci spiega che vicinanza al mare, latitudine, esposizione al sole, origine del territorio fanno si che la terra dei Campi Flegrei sia fertile e adatta alla coltivazione. Le viti delle collinette flegree danno uve profumate e ricche di zuccheri. La visita prosegue nelle cantine con un buon bicchiere di Piedirosso. Altro giro, altra sosta, direzione Bacoli. La passeggiata è piacevole, il vento è favorevole, il buon vino ha migliorato l’umore. Un piccolo sentiero sterrato tra coltivazioni di mais ci conduce al Lago Fusaro, dove si erge in tutto il suo splendore la settecentesca Casina Vanvitelliana. In fila indiana, pedalata dopo pedalata, giungiamo all’azienda agricola “La Sibilla” di proprietà della famiglia Di Meo.
I giovanissimi Salvatore e Vincenzo Di Meo, mostrano orgogliosi il patrimonio vitivinicolo, coltivato a piede franco e le cisterne dell’acquedotto romano in cui sono conservati i loro vini. Prima di rimontare in sella un assaggio di Falanghina D.O.C. dei Campi Flegrei ed una saporitissima frittata di maccheroni. Che sia benedetta mamma Di Meo! L’ultima tappa dell’enobiketour, è alle Cantine dell’Averno. Qui, con i resti del Tempio di Apollo alle spalle, tra filari di falanghina e piedirosso, seduti tra piante di fico e di limone, la famiglia Mirabella ci accoglie con alici fritte e cipolle rosse, papaccelle del loro orto e mezzo pacchero con pesto di zucchine e ricotta stagionata. Termina qui l’enobike tour in cui nulla è stato lasciato al caso. Termina qui l’enobike tour in cui nulla è lasciato al caso.
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Macia Tirelli
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