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#IOAPRO1501 LA PROTESTA DI BAR E RISTORANTI AL LUNGO PERIODO DI CHIUSURA DELLE ATTIVITA’ A CAUSA DEL  COVID19

#IOAPRO1501 LA PROTESTA DI BAR E RISTORANTI AL LUNGO PERIODO DI CHIUSURA DELLE ATTIVITA’ A CAUSA DEL  COVID19

Con l’hashtag #IOAPRO1501 è partita la protesta sui social dei ristoratori e dei bar per le continue chiusure in questo lungo anno dall’inizio della pandemia. Nonostante abbiano ottemperato a tutte le indicazioni definite dai comitati tecnici nazionali e regionali per la riapertura in sicurezza delle attività devono subire ulteriori limitazioni degli orari di asporto oltre alle chiusure serali. La protesta è iniziata nei giorni scorsi in Campania quando più di 300 ristoratori hanno bloccato l’autostrada in direzione Roma con una lunga colonna di auto per chiedere al governo di rivedere le nuove restrizioni. Stasera è prevista la protesta lanciata attraverso i social #IOAPRO1501. Ristoranti e Bar in tutta Italia sono invitati alla disobbedienza civile lasciano aperti i locali a cena dopo le 18 ,pur nel rispetto della chiusura alle 22. Nonostante la crisi e le difficoltà del settore gli operatori e le associazioni di categoria non sono ancora coesi nella strategia da adottare per dare voce al loro disagio. L’invito da parte di diverse associazioni di categoria è di rispettare le leggi e di cercare di  attivare i tavoli istituzionali con il governo. Le adesioni degli addetti al settore ad oggi vanno in ordine sparso. Le regioni dove ad oggi maggiori sembrano siano le adesioni sono : Liguria , Emilia Romagna, Marche, Lombardia e Toscana. Nelle altre regioni sono per lo più adesioni a macchia di leopardo. In Campania alcuni hanno deciso di aderire semplicemente lasciando accese le luci del locale come segno di protesta. Qualcun’ altro ha deciso di lasciare aperto simbolicamente il locale apparecchiando i tavoli ma non accettando clienti. Tra i pochi ,se non l’unico, che al momento ha dichiarato ufficialmente di aderire alla protesta è Raffaele Raro dell’ “Osteria Raro” a Pomigliano d’Arco  in provincia di Napoli.

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“La mia  protesta dice è un atto di dignità. Un’azienda nata con le mie forze ed il mio lavoro ,che rispetta tutte le leggi ,le regole sanitare, che paga le tasse non può essere costretta a subire passivamente tutte queste ingiustizie ed a stare chiuso da oltre un anno. I continui decreti legge, Dpcm, che limitano senza giustificato motivo la libertà d’impresa sono un’ingiusto accanimento verso gli onesti imprenditori. Ristoranti e Bar sono aperti negli autogrill, negli alberghi e gli hotel per i loro clienti e non si capisce perchè un’impresa che rispetta le leggi dello stato e lavora in sicurezza non possa allo stesso modo  svolgere liberamente la propria attività.”

Molti degli operatori del settore lamentano che i ristori che lo stato mette a disposizione assolutamente non coprono i costi e i mancati ricavi. La questione è drammatica ed anche paradossale. Nonostante le chiusure forzate delle attività di ristorazione e bar i contagi non calano significativamente. ”

“Non sono probabilmente queste attività  che fanno aumentare i contagi. Mancano i controlli ed a causa di questo pagano solo gli imprenditori onesti di questo settore.”

Se protestiamo tutti insieme pacificamente possiamo far valere i nostri diritti e tornare a lavorare liberamente e portare avanti le nostre aziende.”

La protesta  degli aderenti alla protesta #IOAPRO1501 è stato dichiarato sarà pacifica e vuole solo essere un segnale per ottenere una maggiore attenzione delle  istituzioni locali e del governo.

 

 

 

 

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