Christian De Sica, i ricordi e la cucina “poesia” di Napoli
Christian De Sica, attore regista e cantante italiano. Figlio d’arte, muove i suoi primi passi da artista in Venezuela dove lavorava in un albergo. Il suo debutto sul piccolo e grande schermo arriva negli anni ’70 grazie anche a suo padre Vittorio De Sica. Oggi Christian è riuscito a ritagliarsi un ruolo autonomo e personale nel mondo dello spettacolo italiano da non aver bisogno di presentazioni.
Christian lei non ha mai nascosto il suo amore per la città di Napoli.
Assolutamente, vengo in questa magica città sin da bambino con mio padre. Ora sono a Napoli per lo spettacolo a teatro e quando Alessandro Siani mi ha chiamato ho accettato subito ma a due condizioni: che mi trovasse una piccola casina a Marechiaro e che ogni sera mangiassimo in un ristorante napoletano.
Quindi apprezza molto la cucina napoletana?
È poesia, ogni volta che sono a Napoli ingrasso dai 2 ai 9 chili, proprio non mi trattengo non c’è cosa che non mi piaccia. Mia moglie per questi ultimi giorni prima del debutto mi ha vietato di uscire per cena altrimenti devo cambiare tutti i costumi di scena.
Che cosa le piace in particolar modo?
Potrei rispondere il famoso “Puparuol Mbuttunat”, il peperone imbottito ma la verità è che ci sono tante cose buonissime, come non menzionare la mozzarella, la provola, la pizza, la lasagna, la parmigiana di melenzane e ancora. Quelle frittatine che voi napoletani fate in casa. I napoletani quando cucinano una pietanza cambia tutto. Il sapore, i profumi, l’atmosfera è uno spettacolo ogni volta.
In questo momento sta gustando un gelato nocciola e pistacchio…
Si lo so, le sembra insolito che io possa mangiare un gelato prima di iniziare un pranzo. Eppure è cosi. Qui a Napoli ci sono delle gelaterie buonissime ed io sembro un bambino in un negozio di giocattoli, sono capace appunto come può ben vedere di mangiare a dismisura e senza seguire il bon ton.
Quindi dal peperone imbottito siamo passati ai dolci?
Pastiera, sfogliate tutto molto musicale. Oggi assaggeremo un babà offerto dalla pasticceria Blue Moon di Mele Raffaele che se solo ci penso rabbrividisco. Quando sarà finito lo spettacolo di Napoli mi mancherà tutto, le persone questa grande famiglia che si è creata ma sentirò soprattutto la mancanza de miei viaggi culinari.
Margherita Manno
intervista tratta dalla rivista GustoCampania numero V del 2015
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