A Storie di Pane, Paolo De Simone accoglie chef e panettieri titolati per workshop di qualità: ad imparare come si fa il pane e la cucina della tradizione
“Dovremmo riservare più rispetto ed attenzione ai contadini, solo loro possono assicurarci la qualità della materia prima e preservare le innumerevoli varietà che solo il nostro Paese possiede. Dobbiamo impegnarci a prediligere prodotti locali ed italiani, anche un modo semplice per sostenere la nostra economia”. Gabriele Bonci comincia con una riflessione il suo laboratorio da Storie di Pane che, ha visto a Vallo della Lucania tutto il Cilento dell’agroalimentare e un gran numero di appassionati. Una riflessione completamente condivisa da Paolo De Simone, il quale nel suo nuovo store di Via Angelo Rubino ha unito il suo lavoro di panificatore alla passione per la valorizzazione dei prodotti tipici. Ecco il perché della presenza di Bonci per inaugurare gli eventi di “Storie di Pane”. Una struttura di 600 metri quadri che – oltre alla sua naturale multi-funzionalità che la vede panificio, gastronomia, bar, enoteca e bottega di prodotti tipici e selezioni varie – rappresenterà anche un luogo di incontro e riflessione su molti dei temi che ruotano attorno al food. Da laboratori a corsi di cucina, passando per presentazioni di libri e salotti con personaggi e tecnici del settore. Un modo per conoscere tecniche di cottura, caratteristiche varietali e le innumerevoli sfumature culturali che si nascondono dietro ogni prodotto tradizionale, come ad esempio i “ciccimaretati”. Ad accogliere Gabriele Bonci, molti giornalisti, food blogger ed appassionati, riuscendo a trasformare una lezione dedicata alla “pizza da fare in casa” in una vera e propria festa. Così sia dietro che davanti al grande bancone di Storie di Pane non sono mancate risate e battute, domande e divertissement sul tema, nel frattempo sono state sfornate molte pizze (ognuna diversa ed unica) e un pane nato dall’incontro dei due panificatori. E’ stato battezzato “Pane suo”, perché sia Gabriele Bonci che Paolo De Simone lo hanno attribuito all’estro dell’altro. Ha rapito tutti ed è terminato in pochi minuti, una magia che si è compiuta grazie alla semola Senatore Cappelli, ai fichi bianchi del Cilento, ai mandarini locali (inseriti interi all’interno dell’impasto), al rosmarino selvatico ed alla cannella. Ecco la ricetta per realizzare una pizza nello stile di Bonci a casa propria: 800 grammi di farina 0 o 1; 200 grammi di farina di farro o cereale integrale; 800 grammi di acqua; 20 grammi di sale; 5 grammi di lievito di birra; 40 grammi di olio extravergine di oliva; Procedimento: Si comincia a lavorare la farina aggiungendo l’acqua man mano, segue il lievito. Nel mentre continuiamo ad impastare verranno aggiunti anche olio e sale. A questo punto dopo una decina di minuti di riposo vanno effettuate quelle che Bonci definisce “le piegature di rinforzo”, ovvero il ripiegamento su se stesso dell’impasto. Se volete effettuate ancora un riposo di 10 minuti e le piegature. E’ possibile arrivare fino a 4 rigenerazioni. A questo punto va posta in frigorifero per 24 ore avvolta nella pellicola. Una volta pronta procedete con la stesura e a piacimento con la scelta della guarnizione della pizza. L’altro evento di StoriediPane” ha visto protagonista ai fornelli la cuoca cilentana Giovanna Voria, instancabile ambasciatrice della cucina locale che ha riportato alla quotidianità pietanza dimenticate. n particolare ha saputo interpretare in mille modi le virtù e la versatilità dei ceci di Cicerale, ma è maestra ineguagliabile nel mondo infinito dei legumi e narratrice naturale dei principi della Dieta Mediterranea. D’altronde sarà un modo per celebrare questo 2016, anno mondiale dei legumi lanciato dalla FAO.
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