La logica darwinina nel food and beverage
Pesce grande mangia pesce piccolo, darwiniana crudele realtà. Vale anche nel “dorato” mondo del vino. Ma come si può ovviare? Certamente facendo bene il proprio lavoro, ma quanti ostacoli e sofferenze per il piccolo vigneron artisan! Lottare contro questi imperi industriali è impresa titanica, forti di capitali pronti ad essere investiti nel marketing pubblicitario,organizzativo eventistico nazionalpopolare.”Io sono la storia del vino”, ” Io sono la storia della pasticceria, cucina e bla bla”.
Vero, ma con inquinamenti nel gusto di proporzioni enormi, avete appiattito il senso comune dell’italico sapore.
E allora la mia piccola rivoluzione sta nell’ignorarvi, nel non rendermi complice dei vostri ricchi premi e cotillons, del vostro battage pubblicitario propagandistico al quale mi sottraggo volentieri.
Parafrasando voi stessi “cerco un mondo pulito e sano”, probabile che mi illuda, ma circoscrivendo il buon gusto e la qualità a tante piccole realtà che hanno solo bisogno di essere riconosciute come tali, è possibile un mondo del vino nuovo, pulito.
Bevo sano bevo artigiano, mangio sano mangio artigiano, non è solo uno slogan, ma uno stile di vita irrinunciabile.
Il popolo dei “finti” gourmand è ora si dia una mossa; sveglia! Quando vi propinano le solite etichette, dite semplicemente “no grazie, io mi sforzo a cercare la vera qualità.
Gianluigi Carlino