Michele Perillo, la grande Irpinia:il rude Taurasi di Castelfranci
Viaggi di Gusto di Gianluigi Carlino
PERILLO MICHELE Vini
La grande Irpinia, terra di immensi vini, sia bianchi che rossi, la grande Irpinia luogo dove rifugiarsi e godere di una pace incommensurabile. E’ la mia fuga del fine settimana! Castelfranci è proprio nel cuore della grande Irpinia, dove ad attendermi questa volta è Michele Perillo, il quale con la sua imponente stazza non fa impressione a nessuno perché i suoi occhi, comunque furbi, sono quelli di un uomo buono e semplice. I suoi vini no! I suoi vini sono maledettamente complicati; è davvero assai difficile coglierli al primo assaggio. Sono vini che recano la scritta “portate pazienza”. Sono vini maestosi-scontrosi-atipici-territoriali, sono vini della zona di Castelfranci, vini con le rughe,da fatica.
Il mio rituale giro in vigna inizia da quella sovrastante il corpo aziendale, con pendenze degne di Gustav Thoeni. La bellezza oltre che nel loro aspetto sta nella varietà; difatti ceppi di aglianico si alternano a ceppi di Coda di Volpe, oramai desueta e quindi rara, specie a queste latitudini.
Non sarà l’unica surprise. La vigna è sana, piena di frutta e disarticolata.
Le altre vigne sono in due diverse contrade ed anche nel comune di Montemarano dove ci sono i ceppi di aglianico più vecchi che superano abbondantemente gli 80 anni. In questa zona dell’Irpinia il clima è molto particolare,oserei dire diverso, continentale.Ed anche nella vigna di Baiano troviamo questa curiosa alternanza di ceppi di aglianico con ceppi di Moscato, che però non vengono vinificati, e che al palato sono ricchissimi di zuccheri. La vigna qui è bellissima con un esposizione perfetta per terreni argillosi che regalano a queste uve carattere e longevità. Ripeto i Taurasi di Michele Perillo sono fatti per durare sempre! Al ritorno nella incasinata cantina, Michele mi fa provare qualcosa da acciaio e dalle botti, interessante la materia dell’annata 2011 (AA), per Perillo praticamente un lattante, e sorprendente per generosità, classe e ampiezza la 2008 (AAA). Si sente tanta roba nei vini di Perillo, un aglianico di razza atto a divenire superbo con tanto tempo di affinamento e solo per intenditori. Privatamente proseguo la mia degustazione iniziando dal mostruoso Taurasi 2005 (AAA) probabilmente un totem per la tipologia, e con un Taurasi Riserva 2003 (AA) molto cattivo e di grande struttura al quale sicuramente altri anni di invecchiamento renderanno giustizia. Interessante ma non ancora pronto il Taurasi 2006 (A), si percepisce la densità della materia ma ancora è acerbo al naso e soprattutto al palato dove non riesce a rivelarsi nella sua pienezza.
E non ho detto nulla di nuovo sul grande Perillo, tranne che per le ultime annate è molto conosciuto. Anche per Michele auspico un passaggio al biologico, quello vero non quello certificato e senza reali controlli, una maggiore attenzione in vigna renderebbe questo vigneron tra i più grandi della nostra penisola. Prezzi molto dignitosi.
Azienda Agricola PERILLO c.da Valle – 83040 Castelfranci (AV) Tel +39 0827 72252 / +39 347 1640170 email cantinaperillo@libero.it
Ha 5 bottiglie prodotte circa 20.000
Gianluigi Carlino