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Margherita, una nuova Alba. Successo per le nove pizze Margherita create da Luigi Acciaio

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Un’iniziativa sicuramente lodevole, sia per la finalità che si è data, sia per come è stata portata avanti. Di “Margherita, una nuova Alba”, evento che ha voluto dare avvio al nuovo percorso gastronomico del Ristorante Alba – La galleria del gusto di Napoli, non si può che parlare bene.
Nove pizze Margherita create da Luigi Acciaio, consulente pizzaiolo, e preparate a quattro mani con il piazzaiolo padrone di casa Salvatore Iorio sono state assaggiate da buongustai, curiosi, giornalisti e blogger, i quali con i loro voti hanno decretato le tre versioni che da settembre arricchiranno il menu gourmet dedicato alle pizze.
Ingredienti non solo di prim’ordine, ma anche strettamente legati al nostro territorio hanno impreziosito l’impasto preparato con la farina Petra del Molino Quaglia e insaporito dagli ottimi oli Pregio: il pomodorino di Corbara, il pomodorino pacchetelle del Piennolo DOP, quello di Gragnano Miracolo di San Gennaro, il San Marzano DOP, l’antico pomodorino giallo di Napoli, il fiordilatte di Agerola, la mozzarella di bufala DOP.
Una festa di sapori, dunque, che unita alla bontà del servizio e alla bellezza del ristorante-pizzeria hanno reso degna di nota una serata che promette di essere il primo di una serie di appuntamenti dedicati al rinnovo nel gusto della struttura di Piazzetta Leone a Mergellina.
Gli esperimenti culinari dei pizzaioli sono stati tutti senza dubbio interessanti, anche se taluni hanno pagato la cottura non perfetta dell’impasto, come la Margherita Corbara Acqua e Sale e la Margherita Vesuvio.
Convincenti, invece, non solo le pizze che hanno trionfato nella serata dedicata alla Pizza Margherita Gourmet, ma anche la Margherita Sua Eccellenza, con pomodorino San Marzano in salsa di Corbarino, mozzarella di bufala Dop, olio extravergine di oliva Bio Pregio e basilico, si è mostrata equilibrata nei sapori e assai gradevole al palato.
A trionfare, tuttavia, sono state la “Pomo d’Oro”, con antico pomodorino giallo di Napoli, fiordilatte di Agerola, olio extravergine di oliva denocciolato Pregio e basilico, la “Miracolo di San Gennaro Slow Food”, con antico pomodoro di Napoli Presidio Slow Food, fiordilatte di Agerola, olio extravergine di olio d’oliva Bio Pregio, basilico, e la “Corbarì”, con pomodorino di Corbara, mozzarella di bufala Dop, olio DOP Pregio e basilico.
Da segnalare, in conclusione, come accanto alle pizze siano stati serviti diversi tipi di birra, la Riegele Privat, la Riegele Kellerbier e la Riegele’s Augustus, tutte rigorosamente artigianali e prodotte in Germania. Un modo, questo, per rinnovare il connubio tra impasto e luppolo, a cui il bier sommelier Gilberto Acciaio ha dedicato qualche parola di introduzione.

Carmine De Cicco

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