Effetto luci d’artista, ristoranti pieni. Boom di presenze: «200mila in strada»
Di Gianluca Sollazzo. Il mattino 05/11/2012
SALERNO – Ristoranti presi d’assalto, pienone per pizzerie e locali della movida. Negozi di souvenir invasi da comitive lucane e pugliesi. Via vai di pullman turistici a piazza della Concordia registrati già dal primo pomeriggio. Nonostante la pioggia, lacarenza di parcheggi e la sosta selvaggia, immancabile nelle prime due serate illuminate a festa. Luci d’artista-shopping domenicale: parte il binomio festivo pronto a dare una ventata di speranza al mondo del commercio. Da ieri sera migliaia di fans delle attrazioni luminose si sono riversati in città per dare uno sguardo alle vetrine illuminate per la prima volta dalle luci di arte e magia. Come annunciato nei giorni scorsi gran parte dei negozi del centro cittadino e del cuore antico ha alzato le saracinesche per cominciare a sfruttare il richiamo delle luci. È ancora presto per tracciare il bilancio del primo week end di luci e magia. Ma un risultato già c’è. Strade del Corso invase da famiglie e gruppi di visitatori provenienti da fuori regione, primi scontrini battuti per la vendita di gadget, ricordini, magliette griffate Salerno, centro storico invaso da una fiumana di persone con gli occhi all’insù. «Un primo dato c’è sicuramente – fa sapere Antonio Ventre, presidente associazione Mercanti antichi – come ogni anno Luci d’artista ha fatto centro in termini di richiamo di gente, sono bastate due serate per confermare la tenuta di un evento che regala a Salerno visibilità e richiamo di persone». Nemmeno il caos parcheggi legato alla dotazione insufficiente di posti auto nel cuore della city frena l’afflusso di presenze. E questo è sicuramente un dato incoraggiante.
«Ora attendiamo solo di quantificare il ritorno economico – rincara Ventre – perché non basta il movimento di gente per rilanciare il settore». Proprio su questo punto insistono i mercanti, non proprio d’accordo su quanto affermato dal sindaco De Luca sabato sera. «A Salerno non chiudono i negozi»: il pensiero sostenuto dal primo cittadino, accompagnato dall’attore Michele Placido nel tour di accensione delle installazioni. «Su questo siamo in disaccordo – ribatte l’associazione dei Mercanti – con un dossier fotografico pubblicato sui vari social network abbiamo dimostrato che nel centro storico hanno chiuso i battenti negli ultimi due anni oltre 85 attività commerciali». «La crisi ci ha colpiti, inutile negarlo, ma queste luci danno speranza – interviene Giuseppe Biancardo, altra voce rappresentativa dei commercianti di via Mercanti – in due giorni ho lavorato senza sosta come non accadeva da mesi ormai».
A dare un impulso in più alle vendite è stata proprio la presenza di comitive di visitatori pugliesi e della Basilicata che già ieri sera hanno fatto tappa in città. «Proprio i souvenir sono stati i più gettonati – continua Biancardo – è stato un esordio scoppiettante». Secondo Palazzo di Città il primo week end ha fatto registrare non meno di 200 mila presenze provenienti dalla provincia e da fuori regione. Insomma il botto c’è stato. Nemmeno le incerte condizioni climatiche frenano gli arrivi di gente anche nella zona orientale. «Bar e pizzerie hanno registrato il tutto esaurito – interviene Giacomo La Marca, presidente provinciale Cidec – anche questo è un segnale positivo per l’economia: non esistono commercianti di serie A o di serie B». Qualche malumore arriva da alcune strade commerciali di Torrione. Proteste segnalate a via Del Pezzo e a via Robertelli. «È stato avvilente anche quest’anno – sbotta Patrizia Caputo, presidente consorzio commercianti torrionesi – assistere a un autentico esodo di persone residenti verso il centro: dopo neanche 48 ore di luci è emersa la condizione di isolamento degli operatori di Torrione. Poche luci, poche attrazioni, così non si offrono le stesse opportunità di lavoro a tutti gli esercenti».