Prisco Pizza&Spirits Fare impresa ai tempi della pandemia
Prisco Pizza & spirits – Fare impresa ai tempi della pandemia
Giacomo Prisco è un giovane Barman & Sommelier che ha scelto di rimanere al Sud e di portare avanti insieme al fratello l’ attività di famiglia nel campo della ristorazione a Boscotrecase alle falde del parco nazionale del Vesuvio in provincia di Napoli.
Lo abbiamo intervistato per raccogliere la sua esperienza in questo lungo periodo di pandemia a causa del covid19.
Giacomo tu e la tua famiglia avete una pizzeria “Prisco Pizza & Spirits” sul Vesuvio a Boscotrecase. Come avete vissuto e come state vivendo quest’anno con la problematica del covid19 ?
La prima fase del lockdown l’abbiamo superata abbastanza bene ,diciamo che abbiamo sofferto per la chiusura totale delle attività ma sembrava giusto dare il nostro contributo per fare in modo che venisse superata la criticità sanitaria. Siamo stati fermi consapevoli che servisse per il bene della comunità. Alla riapertura con l’estate pur con tutte le limitazioni degli spazi e la limitazione dei coperti per garantire la sicurezza siamo riusciti con grandi sacrifici a ripartire. Il secondo lockdown anche se meno integrale è stato una mazzata per noi. Fermarsi nuovamente è stata dura, anche perché non abbiamo certezze sulla ripartenza ed il ritorno alla normalità. Questo è l’aspetto più destabilizzante per qualsiasi impresa, la mancanza di certezze e di prospettive.
Giacomo perché avete scelto di restare chiusi in questa seconda fase del lockdown anche quando era possibile stare aperti a pranzo e fino alle 18 ?
Stare aperti nella prima fase del secondo lockdown con le limitazioni degli orari previste con l’apertura solo a pranzo e la chiusura alle ore 18 sarebbe stato una gestione in perdita. Noi siamo a Boscotrecase sulla panoramica del Vesuvio, in un luogo lontano dai centri abitati dove la gente viene di sera dopo una giornata di lavoro o nel week end per staccare dal caos cittadino e dal tran tran quotidiano. I nostri clienti sono giovani ma anche adulti che vogliono mangiare una buona pizza in compagnia con un buon vino, una birra di qualità o un drink per il quali siamo specializzati.
Come mai non avete aperto con l’asporto ,una delle possibilità che davano le regolamentazioni per il vostro settore per sostenere in parte i costi di gestione ?
Noi siamo fuori dai centri abitati, siamo un locale che faceva già prima un asporto limitato. La pizza va consumata calda cosi come i nostri fritti. Chi ordina questi prodotti li vuole ricevere il più presto possibile e tendenzialmente li ordina nei locali più vicini ai luoghi di consumo.
I ristori del governo sono riusciti a sostenere i costi fissi e a darvi la possibilità di andare avanti con le vostre famiglie in questi lunghi mesi di crisi pandemica ?
Siamo riusciti ad accedere ai ristori della prima fase che prevedeva un rimborso del 20% della differenza di fatturato tra aprile 2019-2020.Contributo che è stato raddoppiato con il successivo ristoro previsto per il secondo lockdown. Affitti ,utenze ,tasse ,canoni di abbonamento, prestiti, mutui abbiamo dovuto pagare tutto. I ristori ricevuti hanno appena coperto le spese. Le misure a sostegno non tenevano conto della specificità dell’impresa e questo ci ha penalizzati come tanti altri operatori.
Avete anche dei dipendenti , hanno ricevuto la cassa integrazione e i ristori previsti ?
Si ,ma con molti mesi di ritardo rispetto alle reali esigenze economiche. Ad oggi che siamo a Dicembre credo abbiamo ricevuto le spettanze fino Luglio.
L’anno 2020 sta per finire ,cosa vi aspettate per l’anno nuovo che sta per arrivare ?
La prima cosa è avere certezze, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista temporale rispetto ai tempi della pandemia e della ripartenza definitiva. Chi fa impresa ha bisogno di poter programmare investimenti e attività nel medio e lungo periodo. Ad oggi tutto questo manca.
Siamo giovani ,insieme alla nostra famiglia abbiamo investito anni ed anni di lavoro in questa nostra attività che ci ha permesso di non emigrare e di rimanere nella nostra terra. Prima dell’arrivo della pandemia eravamo riusciti a portate avanti il nostro progetto di vita e professionale con grandi sacrifici ma anche con grandi soddisfazioni.
Cosa vi aspettate dalle istituzioni dal Governo locale e nazionale da chi ha chiuso senza appello le vostre attività spezzando i vostri sogni ?
Vorremmo avere delle certezze e dei sostegni economici adeguati per poter ripartire col nostro lavoro. Non vogliamo essere assistiti vogliamo solo essere messi in condizione di poter lavorare con serenità e continuità.
In questo periodo sei stato in contatto con colleghi giovani come te che operano nel settore ?
Si ,purtroppo alcuni hanno già dovuto abbandonare i loro progetti ed i loro sogni nella prima fase. Anni di lavoro bruciati in pochi mesi. Come dicevo per alcune attività il fermo è stato totale e senza risarcimenti adeguati non è stato possibile resistere.
Avete in questo periodo messo in cantiere nuove idee e nuovi progetti per il futuro ?
Certo, stiamo progettando una nuova linea di prodotti per il delivery, compreso anche il beverage con una linea di cocktails da asporto abbinati ai nostri prodotti. Stiamo valutando anche la creazione di uno shop online e soprattutto stiamo studiando nuove proposte per i nostri clienti a tavola. Siamo ancora motivati e con tanta voglia di riprendere ,vorremmo solo essere in grado di poterlo fare presto senza tante restrizione e vincoli. Andare avanti cosi non è più possibile perché metterebbe a rischio la nostra attività e anche quella dei nostri dipendenti.
Aspettiamo fiduciosi di riaprire e tornare alla vita normale.
Giacomo Prisco
Barman & Sommelier
Prisco Pizza & Spirits
Via Argano, 1, 80042 Boscotrecase NA
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