Dopo il lancio dell’iniziativa con il Festival del Moscato di Torino, si rinnova così da 12 anni un calendario di eventi in giro per l’Italia con il quale Go Wine si propone di promuovere la conoscenza di questo storico vitigno, presente in tutte le regioni italiane.
Seppure con differenti presenze e produzioni il Moscato è infatti una varietà che ben testimonia la presenza della civiltà del vino in Italia. Vitigno antico e ricco di storia, è legato a molti territori e racchiude spesso un patrimonio di cultura tutto da scoprire.
Sono mediamente oltre 50 le etichette presentate in degustazione in ogni appuntamento, dal Moscato di Chambave della Valle d’Aosta, fino ai passiti di Pantelleria, passando attraverso una ampia selezione di Moscato d’Asti, le chicche del Moscato di Scanzo in Valcalepio, del Moscato Giallo del Trentino, rarità come il Moscato di Terracina, il Moscato di Tempio in Sardegna o il Moscato coltivato in Umbria, Abruzzo e Basilicata. Senza dimenticare denominazioni storiche come il Moscato di Trani, il Moscato di Siracusa e il Moscato di Noto e di tante altre espressioni della cultura enologica italiana.
In alcuni casi la coltivazione del Moscato segna profondamente la viticoltura del territorio, come è il caso del Moscato d’Asti, prodotto in un territorio di 52 Comuni nel sud del Piemonte, in altri casi si tratta di produzioni di nicchia, dovute alla tenacia di alcuni viticoltori.
da domenica 10 a martedì 12 agosto: a Montefredane nei pressi di Avellino in Campania, nell’ambito dell’evento Wine Fredane.
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